Biden, dopo numerosi inviti, ha deciso di uscire dalle scene che lo vedevano impegnato nella corsa elettorale USA. Una notizia che, seppure non del tutto inaspettata, è, in ogni caso dirompente e che lascia aperti numerosi interrogativi sul prossimo futuro.
Gli equilibri mondiali
Il futuro, in gran parte, dipenderà da chi sarà ad occupare la Stanza Ovale. Infatti, in ballo vi sono i delicati e complessi equilibri mondiali quali, ad esempio, gli stanziamenti per Kiev.
Joe Biden, sostenitore internazionale Kiev
Appena un mese fa l’Ucraina ha ricevuto dall’amministrazione Biden 225 milioni di dollari, un pacchetto di aiuti contestato da Donald Trump. Di certo, l’uscita di scena di Biden, mette in dubbio sul come il nuovo inquilino alla Casa Bianca intenderà gestire il conflitto tra la Russia e l’Ucraina e non solo.
La tua pubblicità su stenos.it sempre una buona idea!
USA, NATO e la guerra in Ucraina
Indubbiamente, in caso di vittoria di Donald Trump, il segretario della Nato si troverà in una non facile situazione. Infatti, in attesa di conoscere chi vincerà tra i Repubblicani e i Democratici, la guerra tra la Russia e l’Ucraina non si ferma. Per di più, in caso in cui alle elezioni in USA di Donald Trump, dovrà barcamenarsi tra quelli che sono gli impegni assunti dalla Nato e le possibili nuove richieste del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America.
La posizione di Trump
Quel che, per lo meno al momento, è certo che Donald Trump ha promesso che si concentrerà tanto sul fatto che i membri della Nato aumentino il proprio budget di difesa, quanto di trovare una soluzione diplomatica con il Cremlino. Una pace che, immancabilmente, vedrebbe parte dei territori ucraini andare sotto la Russia.
La posizione dei Democratici
Indubbiamente, l’amministrazione USA Biden ha fornito significative quantità di armi e assistenza militare all’Ucraina. Ma, questa posizione nei confronti del conflitto russo-ucraino, sarà la medesima in caso di vittoria dei Democratici? Oggettivamente non è facile essere certi che questa posizione rimanga solida. Infatti, all’interno del paese, è particolarmente forte il risentimento di questi ingenti sostegni economici a discapito dell’economia interna americana. Di conseguenza, anche in una logica di ricerca di consensi, non si può escludere una revisione a questa attuale posizione.
Lo spirito isolazionistico americano
Questo atavico spirito isolazionistico americano che si ispira alla Dottrina di Monroe, ha radici profonde nella storia degli USA e ha influenzato periodi significativi della politica estera del paese. Questo spirito si basa sull’idea che gli Stati Uniti dovrebbero limitare il loro coinvolgimento negli affari internazionali per concentrarsi sulle questioni interne e proteggere i propri interessi nazionali.
Gli impatti globali di una nuova politica isolazionistica USA
Una politica isolazionista USA, può portare a una riduzione della presenza militare e degli impegni finanziari degli Stati Uniti all’estero, influenzando alleanze e accordi commerciali. Inoltre, un ritorno all’isolazionismo potrebbe alterare la percezione degli Stati Uniti come leader globale e influenzare le dinamiche di potere internazionale, specialmente in contesti di conflitti e crisi globali.
Conclusioni
Tanto i mercati finanziari globali, quanto tutto quello che riguarda la visione della difesa e via dicendo, percepiscono l’importanza di carpire quanto lo spirito isolazionistico USA, parte integrante della storia e della cultura politica degli Stati Uniti, potrà effettivamente incidere e influenzare le future decisioni di politica estera e il suo ruolo globale. In conclusione, il vero aspetto della questione elezioni americane, non è tanto se vinceranno i Repubblicani o i Democratici, ma, piuttosto, quanto prevarrà il sempre più forte vento isolazionista che spira negli Stati Uniti d’America.