L’istituto Gallup, ha fatto un sondaggio riguardante se si fosse o meno disposti a combattere in una guerra che vedrebbe coinvolto il proprio paese. Dai risultati, emerge una fotografia che mette molto bene in risalto i diversi stati d’animo degli europei.

Chi combatterebbe per difendere il proprio paese

La percentuale di chi sarebbe disposto a combattere per la difesa della propria nazione, è maggiormente alta nell’Europa dell’est. Ma, già a partire dall’Europa centrale, i dati diminuiscono man mano si procede verso ovest. Ad esempio se il 74 per cento dei finlandesi, confinanti con la Russia, è pronta a imbracciare le armi in difesa del paese e se questa percentuale in Grecia è del 54 per cento, in Polonia, già scende al 45 per cento. In Germania, poi si arriva solamente al  23 per cento e in Belgio siamo al 19 per cento, mentre nei Paesi Bassi solamente  il 15 per cento.

La situazione in Italia

Nel nostro paese, in base ai dati divulgati dall’istituto Gallup, chi sarebbe disposto a difendere il proprio paese in caso di conflitto, parlano di un non molto incoraggiante 14 per cento. In pratica, in Italia, ci sarebbero molte più persone disposte ad arrendersi ad un nemico, piuttosto che difendere la libertà. In barba, quindi, a quanto previsto Articolo 52 della nostra costituzione, dove si ricorda che: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.

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Combattere: realismo vs idealismo

Da questo interessante studio, quindi, si può osservare di come il sentimento nazionale e i valori di libertà, indipendenza siano avvertiti in modo diverso. In pratica, chi vive a est, ovvero nelle vicinanze della Russia e che fino al crollo del muro di Berlino e al dissolvimento del Patto di Varsavia hanno vissuto sotto il dominio dell’URSS, realisticamente sanno che, pur non volendo la guerra, questa non è un evento così impossibile. D’altra parte, nessuno meglio di loro, sa cosa significa avere una occupazione russa. Al contrario, i paesi che hanno goduto dell’ombrello statunitense, sono più idealisti e, di conseguenza, pensano che non sia necessario combattere in difesa del proprio paese. Concludendo, non significa essere guerrafondai se si vuole evitare che il proprio paese possa essere invaso e occupato, quanto, piuttosto, consapevoli che il combattere può essere un eventualità non così improbabile.

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