Il Principato di Seborga, la Catalogna, la Groenlandia, Hong Kong, il Kashmir e la Scozia, ma anche Bougainville, Tamil, Belucistan, Kurdistan. Tutte queste sono solamente alcune delle aree in cui spira forte il vento del separatismo.
Indubbiamente, un importante e fondamentale punto riferimento per comprendere meglio la complessiva situazione, viene ad essere offerto dalla Relazione annuale sul Indipendentismo nel 2020 presentata da Giovanni Caporaso Gottlieb, il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite non rappresentate. Infatti, grazie a questo rapporto stilato da UUN, si può avere una completa visuale inerente la complessiva situazione nel 2020 dell’indipendenza nei diversi continenti.
Da questo rapporto, il primo ed inequivocabile dato è propriamente quello che, sempre più, separatisti ed autonomisti tornano alla carica.
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Il secondo aspetto, è che il forte vento dell’indipendentismo, oltre che la Catalogna, interessa varie aree mondiali, che includono Europa, Asia fino ad arrivare al Pacifico. Di certo, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha ulteriormente accesso lo spirito separatista presente in questa parte d’Europa. Il 2020, nel complesso, potrà essere ricordato come un momento storico ove le istanze dei movimenti separatisti ed autonomisti potrebbero determinare profondi cambiamenti, seppure le cosiddette “pratiche per il divorzio” non siano così di semplice attuazione.
Il mondo, quindi, è totalmente interessato a questo epocale evento. Il centro gravitazionale assunto dagli Stati Sovrani, infatti, viene ad essere messo in dubbio da più parti. Il Regno Unito, per certi versi, è una sorta di cartina di tornasole, tramite la quale si può comprendere la portata della questione. Non per nulla, se da un lato vi è l’Inghilterra e il suo fedele scudiero Galles, dall’altra parte la Scozia rivendica la sua autonomia e spinge per voler rimanere nell’Unione Europea.
In pratica, l’United Kingdom rischia di diventare poco United! Infatti, anche nell’Irlanda del Nord si è sempre più protesi ad una riunificazione con l’Irlanda, una utopia che, perciò, non sembra essere più un sogno. Ovviamente, al centro dell’attenzione, vi è sempre la questione che vede protagonista la Catalogna. Anche in questo caso, non è difficile prevedere momenti di tensioni.
Come evidenziato dalla Relazione annuale sul Indipendentismo nel 2020 presentata da Giovanni Caporaso Gottlieb, il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite non rappresentate, il forte vento dei separatisti ed autonomisti, non starebbe risparmiando neppure la Danimarca. La questione delle Isole Far Oer è molto delicata e dalle imprevedibili soluzioni.
Persino nell’immensa Groenlandia vi sono forti spinte indipendentiste. Il rapporto, inoltre, segnala movimenti indipendentisti in Corsica, nei Paesi Baschi, e anche nelle finlandesi Isole Aland, così come nella parte settentrionale di Cipro, la questione è particolarmente dibattuta.
Andando a concludere, come viene ad essere messo molto bene in evidenza dalla Relazione annuale sul Indipendentismo nel 2020 presentata da Giovanni Caporaso Gottlieb, il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite non rappresentate, la questione ha un risvolto assolutamente globale e trasversale, dato che il forte vento dell’indipendentismo nel 2020 ha investito anche aree come, ad esempio, l’Ossezia meridionale, Abkhazia, Repubblica Moldava Pridnestroviana (Transnistria), Canada, Asia, Africa e Oceania.